giovedì 6 ottobre 2011

Nota dell’episcopato degli Stati Uniti in vista delle prossime consultazioni presidenziali "Impegno senza compromessi"



Nota dell’episcopato degli Stati Uniti in vista delle prossime consultazioni presidenziali

Impegno senza compromessi

Washington, 6. I cattolici «hanno gli stessi diritti e doveri come altri di partecipare alla vita pubblica» e la Chiesa, attraverso le sue istituzioni, «deve essere libera di svolgere la sua missione e di contribuire al bene comune, senza essere spinta a sacrificare insegnamenti fondamentali e principi morali». Sono nette le indicazioni dei vescovi degli Stati Uniti contenute in una recente nota introduttiva che accompagna la riproposizione — in vista delle elezioni presidenziali del 2012 — dei contenuti di un documento pubblicato già nel passato dall’episcopato, con il quale si esortano i cittadini a un sano impegno sociale, avendo come guida nelle proprie scelte politiche i principi della fede e i valori morali fondamentali. Il documento, dal titolo Forming Consciences for Faithful Citizenship. A Call to Political Responsibility from the Catholic Bishops of the United States è stato approvato nel corso dell’assemblea generale che si è svolta nel novembre 2007 e poi ristampato negli anni successivi. La nota — a firma, tra gli altri, del presidente della United States Conference of Catholic Bishops (Usccb), l’arcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan, del cardinale arcivescovo di Galveston-Houston, Daniel N. DiNardo e del cardinale arcivescovo di Washington, Donald William Wuerl, gli ultimi due rispettivamente presidenti del Committee on Pro-Life Activities e del Committee on Doctrine — è stata inserita con l’intento di chiarire il pensiero dei vescovi contro ogni tentativo di manipolazione politica del documento, in vista appunto delle elezioni del 2012. Nel testo si esorta all’osservanza di quelli che vengono ritenuti contenuti rilevanti per aiutare le persone «a formare le proprie coscienze, per contribuire a un dialogo civile rispettoso e a modellare le proprie scelte, in occasione delle prossime elezioni, alla luce degli insegnamenti cattolici».


In particolare, sempre nella nota, si elencano una serie di temi, da tempo oggetto di vasto dibattito pubblico e di preoccupazione da parte dei vescovi che, si osserva, «sollevano serie questioni morali». Tra questi temi, in particolare, emergono quelli legati alla tutela della vita e della libertà di coscienza degli operatori in campo sanitario, contro la diffusione dei metodi contraccettivi e la pratica degli aborti. Inoltre, si citano gli sforzi sempre più forti per introdurre misure legislative che ledono il vero matrimonio, unione tra un uomo e una donna, e il contributo essenziale dell’istituto matrimoniale al bene comune. Dalla Usccb si ribadisce poi l’urgenza, in un tempo di grave crisi economica, di approntare tutele per i poveri e di promuovere anche interventi che promuovano il rispetto della dignità degli immigrati e rifugiati e, per quanto concerne invece la scena internazionale, si fa riferimento, in particolare, all’assenza di pace in Terra Santa e nel Vicino Oriente.

Nel documento si puntualizza che «i vescovi non intendono dire ai fedeli per chi o contro chi votare» ma che lo scopo è unicamente quello «di aiutare i cattolici a formare la propria coscienza conformemente alla verità di Dio». E si aggiunge che «la responsabilità di compiere scelte nella vita politica spetta a ogni individuo alla luce di una coscienza formata in modo appropriato e che la partecipazione va ben oltre il fatto di dare il proprio voto in occasione di una particolare elezione». I vescovi, tuttavia, si riconoscono un ruolo legittimo di intervento nella vita pubblica: «L’obbligo di fornire insegnamenti sui valori morali che dovrebbero modellare la nostra vita, compresa quella pubblica, è fondamentale per la missione». Anzi, concludono, «la tradizione pluralistica della nostra nazione è valorizzata, non minacciata quando i gruppi religiosi e le persone di fede portano le loro convinzioni e preoccupazioni nella vita pubblica». La nota ribadisce, pertanto, ancora una volta, che il documento non è proposto come «una guida per gli elettori su quale direzione dare al voto ma applica i principi morali cattolici a una serie di importanti temi» e richiama tutti alla «responsabilità politica che è un requisito della nostra fede e nostro dovere di cittadini». A tale riguardo la Usccb ha anche messo a disposizione un sito internet all’interno del quale sono offerti testi e altri ausili per approfondire l’impegno sociale.

© L'Osservatore Romano 7 ottobre 2011