Benedetto XVI emana norme contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo
Finanze trasparenti per la Santa Sede
Per prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo, la Santa Sede fa proprie le regole della comunità internazionale, in particolare quelle dell'Unione europea. A questo fine Benedetto XVI - con la Lettera apostolica in forma di motu proprio per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario, datata 30 dicembre 2010 - ha approvato l'emanazione per lo Stato della Città del Vaticano di una legge che regolamenta la materia, stabilendo che le norme si applichino anche ai dicasteri della Curia romana e a tutti gli organismi e gli enti dipendenti dalla Santa Sede. Allo stesso tempo il Papa ha istituito l'Autorità di informazione finanziaria (Aif), con il compito di vigilare sulla puntuale applicazione della nuova normativa. In data odierna, con il motu proprio sono stati pubblicati anche i testi dello statuto dell'Aif e della legge relativa al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, che entrerà in vigore il 1° aprile 2011. Nella stessa data sono state emanate altre tre leggi, con lo scopo soprattutto di rafforzare le misure per contrastare frodi e contraffazioni di banconote e monete in euro. Le nuove norme - che danno esecuzione alla Convenzione monetaria fra Vaticano e Unione europea stipulata il 17 dicembre 2009 - non rispondono solo a finalità di carattere tecnico e giuridico, ma anche e soprattutto a quel dovere morale di "trasparenza, onestà e responsabilità" ribadito dalla Caritas in veritate in riferimento all'economia, il cui "uso improprio" - ricorda il motu proprio - costituisce oggi una minaccia alla "pace giusta e duratura in ogni parte del mondo".
Tutte le leggi sono disponibili sul sito http://www.vaticanstate.va/
LETTERA APOSTOLICA
IN FORMA DI “MOTU PROPRIO” DI
BENEDETTO XVI
PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO
DELLE ATTIVITÁ ILLEGALI
IN CAMPO FINANZIARIO E MONETARIO
IN FORMA DI “MOTU PROPRIO” DI
BENEDETTO XVI
PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO
DELLE ATTIVITÁ ILLEGALI
IN CAMPO FINANZIARIO E MONETARIO
La Sede Apostolica ha sempre levato la sua voce per esortare tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto i responsabili delle Nazioni, all’impegno nell’edificazione, anche attraverso una pace giusta e duratura in ogni parte del mondo, della universale città di Dio verso cui avanza la storia della comunità dei popoli e delle Nazioni [Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 7: AAS 101 /2009), 645]. La pace purtroppo, ai nostri tempi, in una società sempre più globalizzata, è minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell’economia e quella, terribile e distruttrice, della violenza che il terrorismo perpetra, causando morte, sofferenze, odio e instabilità sociale.
Molto opportunamente la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
La Santa Sede approva questo impegno ed intende far proprie queste regole nell’utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano.
In tale quadro, anche in esecuzione della Convenzione Monetaria fra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione Europea del 17 dicembre 2009, ho approvato per lo Stato medesimo l’emanazione della Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo del 30 dicembre 2010, che viene oggi promulgata.
Con la presente Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio:
a) stabilisco che la suddetta Legge dello Stato della Città del Vaticano e le sue future modificazioni abbiano vigenza anche per i Dicasteri della Curia Romana e per tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede ove essi svolgano le attività di cui all’art. 2 della medesima Legge;
b) costituisco l’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) indicata nell’articolo 33 della Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo, quale Istituzione collegata alla Santa Sede, a norma degli articoli 186 e 190 -191 della Costituzione Apostolica “Pastor Bonus”, conferendo ad essa la personalità giuridica canonica pubblica e la personalità civile vaticana ed approvandone lo Statuto, che è unito al presente Motu Proprio;
c) stabilisco che l’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) eserciti i suoi compiti nei confronti dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti di cui alla lettera a);
d) delego, limitatamente alle ipotesi delittuose di cui alla suddetta Legge, i competenti Organi giudiziari dello Stato della Città del Vaticano ad esercitare la giurisdizione penale nei confronti dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti di cui alla lettera a).
Dispongo che quanto stabilito abbia pieno e stabile valore a partire dalla data odierna, nonostante qualsiasi disposizione contraria, pur meritevole di speciale menzione.
La presente Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio stabilisco che sia pubblicata in Acta Apostolicae Sedis.
Dato a Roma, dal Palazzo Apostolico, il 30 dicembre dell’anno 2010, sesto del Pontificato.
BENEDICTUS PP. XVI