domenica 20 marzo 2011

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL'ANGELUS - 20 marzo 2011


BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 20 marzo 2011

[Croato, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]


Cari fratelli e sorelle!

Ringrazio il Signore che mi ha donato di vivere nei giorni scorsi gli Esercizi Spirituali, e sono grato anche a quanti mi sono stati vicini con la preghiera. L’odierna domenica, la seconda di Quaresima, è detta della Trasfigurazione, perché il Vangelo narra questo mistero della vita di Cristo. Egli, dopo aver preannunciato ai discepoli la sua passione, “prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce” (Mt 17,1-2). Secondo i sensi, la luce del sole è la più intensa che si conosca in natura, ma, secondo lo spirito, i discepoli videro, per un tempo breve, uno splendore ancora più intenso, quello della gloria divina di Gesù, che illumina tutta la storia della salvezza. San Massimo il Confessore afferma che “le vesti divenute bianche portavano il simbolo delle parole della Sacra Scrittura, che diventavano chiare e trasparenti e luminose” (Ambiguum 10: PG 91, 1128 B).

Dice il Vangelo che, accanto a Gesù trasfigurato, “apparvero Mosè ed Elia che conversavano con lui” (Mt 17,3); Mosè ed Elia, figura della Legge e dei Profeti. Fu allora che Pietro, estasiato, esclamò: “Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia” (Mt 17,4). Ma sant’Agostino commenta dicendo che noi abbiamo una sola dimora: Cristo; Egli “è la Parola di Dio, Parola di Dio nella Legge, Parola di Dio nei Profeti” (Sermo De Verbis Ev. 78,3: PL 38, 491). Infatti, il Padre stesso proclama: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo” (Mt 17,5). La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità, “l’intima compenetrazione del suo essere con Dio, che diventa pura luce. Nel suo essere uno con il Padre, Gesù stesso è Luce da Luce” (Gesù di Nazaret, Milano 2007, 357). Pietro, Giacomo e Giovanni, contemplando la divinità del Signore, vengono preparati ad affrontare lo scandalo della croce, come viene cantato in un antico inno: “Sul monte ti sei trasfigurato e i tuoi discepoli, per quanto ne erano capaci, hanno contemplato la tua gloria, affinché, vedendoti crocifisso, comprendessero che la tua passione era volontaria e annunciassero al mondo che tu sei veramente lo splendore del Padre” (Κοντάκιον είς τήν Μεταμόρφωσιν, in: Μηναια, t. 6, Roma 1901, 341).

Cari amici, partecipiamo anche noi di questa visione e di questo dono soprannaturale, dando spazio alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio. Inoltre, specie in questo tempo di Quaresima, esorto, come scrive il Servo di Dio Paolo VI, “a rispondere al precetto divino della penitenza con qualche atto volontario, al di fuori delle rinunce imposte dal peso della vita quotidiana” (Cost. ap. Pænitemini, 17 febbraio 1966, III, c: AAS 58 [1966], 182). Invochiamo la Vergine Maria, affinché ci aiuti ad ascoltare e seguire sempre il Signore Gesù, fino alla passione e alla croce, per partecipare anche alla sua gloria.


APPELLO

Nei giorni scorsi le preoccupanti notizie che giungevano dalla Libia hanno suscitato anche in me viva trepidazione e timori. Ne avevo fatto particolare preghiera al Signore durante la settimana degli Esercizi Spirituali.

Seguo ora gli ultimi eventi con grande apprensione, prego per coloro che sono coinvolti nella drammatica situazione di quel Paese e rivolgo un pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l’accesso ai soccorsi umanitari. Alla popolazione desidero assicurare la mia commossa vicinanza, mentre chiedo a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione nord africana.

Dopo l'Angelus:

Chers pèlerins francophones, en ce dimanche, l’Évangile nous rapporte l’événement de la transfiguration de Jésus. Comme les disciples, quittons la rumeur du quotidien. Plongeons-nous dans la présence de Dieu Trinité qui donne sens à notre existence. Accueillons sa lumière! Elle nous éclaire pour discerner le bien et le mal. Elle nous invite à la conversion du cœur pour nous libérer de l’égoïsme et de l’orgueil. Et ainsi notre volonté de vivre selon la grâce reçue au Baptême s’affermira. Que la Vierge Marie nous apprenne à collaborer pleinement, comme elle, au mystère de la Rédemption! Je vous bénis de grand cœur ainsi que vos familles, particulièrement celles qui connaissent l’insécurité et la violence.

I am pleased to greet the English-speaking pilgrims present at this Angelus prayer. As we continue our journey through Lent, today at Mass we recall the Transfiguration of the Lord and how it prepared the Apostles for the coming scandal of the Cross. Strengthened by our faith in Jesus, true God and true man, may we be inspired, not scandalized, by the Cross given to our Saviour and to our fellow Christians who suffer with him throughout the world. Especially during this holy season, I invoke upon you and your families God’s abundant blessings!

Von Herzen grüße ich alle deutschsprachigen Besucher auf dem Petersplatz, besonders die Pilgergruppe aus Bocholt. Im heutigen Evangelium sehen drei Jünger ihren Herrn mit leuchtendem Antlitz und im weißen Lichtgewand. Der Glanz vom Berg der Verklärung bescheint auch uns, weil Gott uns durch das Sakrament der Taufe in Licht gekleidet hat, damit wir selber „Licht der Welt“ sein können. Bitten wir den Herrn, daß er unserem Leben das Dunkle der Sünde und der eigensinnigen Pläne nehme und unsere Herzen offen halte für seine Stimme. Dazu schenke er euch und euren Familien in dieser Fastenzeit seine besondere Gnade.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. En este segundo domingo de Cuaresma, la liturgia nos invita a reflexionar sobre el acontecimiento extraordinario de la Transfiguración. Jesús manifiesta el esplendor de su gloria, para testimoniar que la pasión es el camino de la resurrección. Os aliento, en este tiempo, a escuchar al Hijo predilecto del Padre, a alimentar vuestro espíritu con su Palabra y, así renovar con gozo en la noche de Pascua los compromisos bautismales. Feliz domingo

Lepo pozdravljam romarje iz Tržiča v Sloveniji! Na našem zemeljskem popotovanju potrebujemo postaje, kjer si odpočijemo, se okrepimo in preverimo smer. Naj bo to vaše romanje takšna duhovna postaja, da boste nato smelo napredovali na poti k vstalemu Kristusu, našemu Odrešeniku. Naj bo z vami moj blagoslov!

[Saluto cordialmente i pellegrini da Tržič in Slovenia! Nel nostro cammino terreno abbiamo bisogno di fermarci di tanto in tanto per riposarci, per riprendere il vigore e per verificare la direzione del percorso. Il vostro pellegrinaggio sia una tale sosta spirituale, affinché possiate progredire coraggiosamente verso Cristo Risorto, nostro Redentore. Vi accompagni la mia Benedizione!]

Zo srdca pozdravujem pútnikov zo Slovenska, osobitne zo Sobraniec, Medzilaboriec, Sniny a Bardejova. Bratia a sestry, Pôstna doba nás pozýva na obrátenie cez modlitbu, skutky milosrdenstva a počúvanie Božieho Slova. Na takéto prežívanie Pôstu rád udeľujem Apoštolské požehnanie vám i vašim drahým.

[Saluto di cuore i pellegrini slovacchi, particolarmente quelli provenienti da Sobrance, Medzilaborce, Snina e Bardejov. Fratelli e sorelle, il Tempo della Quaresima ci invita alla conversione per mezzo della preghiera, dell’esercizio delle opere di misericordia e dell’ascolto della Parola di Dio. Per tale cammino quaresimale imparto volentieri la Benedizione Apostolica a voi ed ai vostri cari.]

Pozdrawiam serdecznie Polaków. Wczoraj obchodziliśmy uroczystość świętego Józefa, Głowy Świętej Rodziny, Opiekuna Kościoła, a także mojego Patrona. Wszystkim, którzy w dniach rekolekcji watykańskich i we wspomnianą uroczystość zanosili do Boga modlitwy w mojej intencji, serdecznie dziękuję. Niech święty Józef oręduje w niebie za nami wszystkimi. Niech wspiera wasze rodziny w zmaganiach z trudami życia. Na nowy tydzień Wielkiego Postu z serca wam błogosławię.

[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Ieri abbiamo festeggiato la Solennità di San Giuseppe, Capo della Santa Famiglia, Custode della Chiesa e anche mio Patrono. Ringrazio di cuore tutti coloro che nei giorni degli Esercizi spirituali in Vaticano e nella solennità di ieri hanno rivolto preghiere per me. San Giuseppe interceda dal cielo per tutti noi e aiuti le vostre famiglie nell’impegno contro le avversità della vita. Vi benedico di cuore all’inizio di questa nuova settimana di Quaresima.]

Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli venuti da Venezia, i promotori della campagna “Adotta un papà nel sud del mondo”, rilanciata in occasione della festa di san Giuseppe, i membri del Movimento di Vita Cristiana provenienti da Salerno, l’Istituto di Istruzione Superiore di Palagonia e gli altri gruppi di studenti. A tutti auguro una buona domenica e una buona settimana. Grazie a tutti voi, buona domenica

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