Le Chiese cattoliche orientali
Attualmente nella Chiesa Cattolica ci sono 23 Chiese sui iuris appartenenti alle cinque tradizioni orientali.
SCHEDA INFORMATIVA
SULLE CHIESE CATTOLICHE ORIENTALI
- Chiesa Patriarcale Copta: nel 1824 la Santa Sede creò un patriarcato per i cattolici copti, che però esisteva soltanto sulla carta. Papa Leone XIII con la lettera apostolica "Christi Domine" del 26 novembre 1895, ristabilì il Patriarcato cattolico copto di Alessandria.
L’attuale Patriarca è Sua Beatitudine Antonios Naguib che ha iniziato il suo ministero il 30 marzo 2006. La sede patriarcale si trova nel Cairo. I copti cattolici si trovano esclusivamente in Egitto e nel Sudan in numero di 210.000.
- Chiesa Metropolitana sui iuris Etiopica: nel 1930 fu istituito un ordinariato per i fedeli di rito etiope in Eritrea, affidato ad un vescovo eritreo. Successivamente, nel 1951, fu istituito un esarcato apostolico di rito etiope ad Addis Abeba, e l'ordinariato per l'Eritrea fu elevato al rango di esarcato. Dieci anni dopo, il 9 aprile 1961, fu istituita una metropolia etiope, con Addis Abeba come sede metropolitana e Asmara (in Eritrea) e Adigrat (in Etiopia) come eparchie suffraganee. Nel 1995, due nuove eparchie, quelle di Barentu e di Keren, sono state erette in Eritrea.
Attualmente il Metropolita è S.E.R. Mons. Berhaneyesus Demerew Souraphiel, i fedeli sono 208.000, la lingua liturgica di questa Chiesa è Ge'ez, una lingua semitica caduta in disuso ormai da secoli.
- Chiesa Patriarcale Sira: è la Chiesa degli ortodossi siriaci che si sono riuniti con Roma a partire dal 1783. La Chiesa ha una propria gerarchia, sotto l'autorità di un patriarca, che porta il titolo di Patriarca di Antiochia dei Siri.
Dal 20 gennaio 2009 il nuovo Patriarca è Sua Beatitudine Ignage Youssif III Younan . La sede è a Beirut (Libano), ma la maggior parte dei fedeli vivono in Iraq (42.000) e Siria (26.000), mentre 55.000 vivono nella diaspora: U.S.A., Venezuela.
- Chiesa Patriarcale Maronita: la Chiesa maronita prende il nome dal suo fondatore, san Marone († 410), che la istituì nel IV secolo.
Il Patriarca di Antiochia dei Maroniti è Sua Beatitudine Em.ma il Sig. Card. Nasrallah Pierre Sfeir, con la sede a Bkerké, Libano, e un numero di tre milioni di fedeli. La Chiesa si trova in Libano, Cipro, Giordania, Israele, Palestina, Egitto, Siria, Argentina, Brasile, Messico, U.S.A., Canada, Australia.
- Chiesa Arcivescovile Maggiore Siro-Malankarese: nel 1930 un piccolo gruppo di religiosi e fedeli della Chiesa malankarese ortodossa, guidati dal vescovo Geevarghese Mar Ivanios chiesero ed ottennero la comunione con la Chiesa cattolica da papa Pio XI che nel 1932 diede vita alla nuova Chiesa cattolica siro-malankarese con l'erezione di due diocesi e l'imposizione del pallio a Mar Ivanios. Il 10 febbraio 2005 papa Giovanni Paolo II elevò la chiesa alla dignità di arcivescovile maggiore.
L’Arcivescovo Maggiore è Sua Beatitudine Baselios Cleemis Thottunkal, con la sede a Trivandrum e un numero di oltre 410.000 fedeli.
Chiesa di tradizione Armena
- Chiesa Patriarcale Armena: la Chiesa armeno-cattolica nata nel 1742 dalla Chiesa nazionale armena. Fu riconosciuta da papa Benedetto XIV (1740-1758). È presente con comunità in Libano, Iran, Iraq, Egitto, Siria, Turchia, Israele, Palestina ed in altre realtà della diaspora armena nel mondo. Il numero dei fedeli è stimato in 540.000 (2008). La sede della Chiesa è a Bzoummar, in Libano.
Il capo della Chiesa è il patriarca di Cilicia degli Armeni che ha sede a Beirut; l'attuale patriarca è Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX Tarmouni.
Chiese di tradizione Caldea
- Chiesa Patriarcale Caldea: nel 1551 alcuni vescovi e fedeli si riunirono presso l’antico monastero di Rabban Hormisda ed elessero a patriarca Yochanan (Giovanni) Sulaqa, abate del monastero. Successivamente inviarono Sulaqa a Roma, dove l’abate venne ascoltato da papa Giulio III. Sulaqa si convertì al cattolicesimo. Nel 1553 il papa creò il Patriarcato della Chiesa cattolica di rito caldeo. Nel 1830 venne fissata l’unione definitiva con Roma, quando papa Pio VIII attribuì al patriarca il titolo di Patriarca di Babilonia dei Caldei. La sede rimase fino al XX secolo la città assira di Mossul.
Il Patriarca di Babilonia dei Caldei ha la sede a Baghdad; l’attuale patriarca è Sua Beatitudine Em.ma il Sig. Card. Emmanuel III Delly. I fedeli sono circa un milione, di cui 250.000 vivono in Iraq, dove rappresentano la maggioranza dei fedeli cristiani. La Chiesa si trova anche in Iran, Gerusalemme, Libano, Siria, Egitto, Turchia, Australia, U.S.A.
- Chiesa Arcivescovile Maggiore Siro-Malabarese: il 1662 (o il 1663) si considera la data di fondazione della Chiesa siro-malabarese. Nel 1896 furono fondati tre vicariati apostolici, alla cui guida vennero posti vescovi siro-malabaresi. Papa Pio XI diede vita nel 1923 ad una gerarchia propria per la chiesa siro-malabarese e nel 1934 diede il via ad un processo di de-latinizzazione dei riti che portò all’approvazione della nuova liturgia da parte di papa Pio XII nel 1957. Nel 1992 papa Giovanni Paolo II elevò la Chiesa ad arcivescovile maggiore nominando quale primo arcivescovo maggiore il cardinale Antony Padiyara (che è rimasto in carica fino alla scomparsa, nel 2000).
L’attuale Arcivescovo Maggiore è Sua Beatitudine Em.ma il Sig. Card. Varkey Vithayathil, con la sede a Ernakulam-Angamaly; il suo territorio è l’India specialmente lo Stato Kerala, il numero dei fedeli e di 3.600.000.
Chiese di tradizione Bizantina
- Chiesa Patriarcale Melkita: Nel 1724 la Chiesa melchita si divise in due rami, uno sotto l’influenza di Costantinopoli, detti "Ortodossi antiocheni", gli altri "Melchiti cattolici", che dichiararono formalmente l’unione con Roma nello stesso 1724. Oggi, i Melchiti cattolici sono presenti non solo in Medio oriente, ma anche in nazioni come il Canada, gli Stati Uniti d’America, il Brasile, l’Australia.
Il Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti è Sua Beatitudine Gregorio III Laham, con la sede a Damasco; il numero dei fedeli è di 1.200.000.
- Chiesa Arcivescovile Maggiore Ucraina: fu concordata un’Unione, detta Unione di Brest, nel 1595 a Roma, poi ratificata a Brest Litovsk nel 1596: in quella occasione oltre all’arcieparchia metropolitana di Kiev ed altre eparchie dette della Rutenia Bianca, si unirono delle terre rimaste in territorio ucraino e cioè le eparchie della Volinia. L’Unione fu comunque ristabilita nel 1620 ed il Metropolita si stabilì nella città di Kiev. La Chiesa elevata allo statuto Arcivescovile Maggiore il 23 dicembre 1963, ha per capo l’arcivescovo maggiore di Kyïv-Halyč; la sede della Chiesa è stata ufficialmente trasferita dalla storica sede di Leopoli alla capitale Kiev il 6 dicembre 2004.
L’attuale titolare è Sua Beatitudine Em.ma il Sig. Card. Ljubomyr Huzar, con un numero di 4 284 082 fedeli, sparsi in tutto il mondo.
- Chiesa Arcivescovile Maggiore Romena: preparata ad Alba Iulia nel sinodo del 1697 e decisa ufficialmente in quello del 7 ottobre 1698, l’unione con Roma fu solennemente ratificata nel sinodo di Alba Iulia del 7 maggio 1700. Il 9 maggio 1721 il papa Innocenzo XIII conferma con la bolla Rationi congruit la fondazione di un vescovado per gli "uniti di Transilvania", con la sede prima a Făgăraş e poi, dal 1737, a Blaj. Nel 1853, con la bolla Ecclesiam Christi ex omni lingua papa Pio IX istituì la metropolia greco-cattolica rumena nell’eparchia di Fagaras-Alba Iulia con tre diocesi suffraganee. La Chiesa è stata elevata allo statuto di Chiesa Arcivescovile Maggiore nel 16 dic. 2005, il suo capo è l’arcivescovo maggiore di Făgăraş e Alba Iulia che ha sede a Blaj.
L’attuale arcivescovo maggiore è Sua Beatitudine Lucian Mureşan. La Chiesa è suddivisa in sei eparchie delle quali cinque in Romania, riunite in una provincia ecclesiastica, e una negli Stati Uniti d’America immediatamente soggetta alla Santa Sede, con un numero di 737.900 fedeli.
- Chiesa Metropolitana sui iuris Rutena: con l’Unione di Užhorod del 1646, la Chiesa rutena si riunì al resto della Chiesa cattolica. Nel XIX e XIX secolo molti cattolici di rito bizantino emigrarono negli Stati Uniti d’America, soprattutto nelle città minerarie. La Chiesa rutena oggi consiste nell’Eparchia di Mukačeve in Ucraina immediatamente soggetta alla Santa Sede, nell’Arcieparchia di Pittsburgh con le sue tre eparchie suffraganee e nell’esarcato apostolico della Repubblica Ceca.
La sede di questa Chiesa si trova fuori territorio dell’Ucraina, nel Pittsburgh, Stati Uniti, attualmente la sede è vacante con il decesso nel 10 giugno 2010 di S.E.R. Mons. Basil Myron Schott. I fedeli sono in numero di 594.000.
- Chiesa Metropolitana sui iuris Slovacca: l’Unione di Užhorod del 1646 fu unanimemente accettata sul territorio che include l’odierna Slovacchia orientale. Eretta il 22 settembre 1818, l’eparchia di Prešov fu sottratta nel 1937 dalla giurisdizione del primate d’Ungheria e resa immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 1997, Giovanni Paolo II eresse l’esarcato apostolico di Košice. Il 30 gennaio 2008 papa Benedetto XVI ha riorganizzato la Chiesa rendendola metropolitana sui iuris con l’elevazione dell’Eparchia di Prešov a Metropolia, l’elevazione del Esarcato apostolico di Košice ad eparchia e l’erezione dell’Eparchia di Bratislava.
La sede della Chiesa è a Prešov e l’attuale Metropolita è S.E.R. Mons. Jan Bajak; i fedeli sono in numero di 350.000.
- Chiesa sui iuris Albanese: prima unione si è cercata nel 1660, quando un arcivescovo ortodosso si unì alla Chiesa cattolica, ma nel 1765 fu abbandonata a causa di ostacoli posti dai governanti ottomani. Nel 1895 un gruppo di villaggi a sud-est di Elbasan nell’Albania centrale, decise di passare al cattolicesimo. Albania meridionale diventa nel 1939 una giurisdizione ecclesiastica separata, sotto la cura di un amministratore apostolico. La Chiesa è costituita nell’Amministrazione Apostolica dell’Albania Meridionale, con più di 3.600 fedeli.
L’attuale amministratore apostolico è il vescovo di origine croata, francescano di rito bizantino S.E.R. Mons. Hil Kabashi, che fu nominato nel 1996.
- Chiesa sui iuris Bielorussa: con l’Unione di Brest (1595 – 96), erano entrati in piena comunione con la Sede di Roma numerosi cristiani bielorussi. Nel 1931 la Santa Sede inviò un vescovo nel ruolo di Visitatore apostolico. Nel 1939, fu nominato un esarca per i fedeli bielorussi di rito bizantino. Nell 1960 la Santa Sede nominò un Visitatore Apostolico per i fedeli bielorussi all’estero. All’inizio del 2005, la Chiesa greco-cattolica bielorussa aveva 20 parrocchie, 13 delle quali avevano ottenuto il riconoscimento statale. Nel 2003, le città di Minsk, Polatsk e Vitebsk avevano due parrocchie greco-cattoliche ciascuna, mentre Brest, Grodno, Mogilev, Molodechno e Lida ne avevano una. I fedeli legati permanentemente a queste parrocchie erano circa 3.000, mentre circa altri 4.000 vivevano fuori dalla portata pastorale delle parrocchie. C’erano 10 preti e 15 seminaristi. A Polatsk c’era un piccolo monastero Studita.
- Chiesa sui iuris Bulgara: negli anni 1859-1861, i bulgari chiedono l’unione con Roma. Papa Pio IX accettò la loro richiesta e ordinò egli stesso l’archimandrita Joseph Sokolsky arcivescovo l’8 aprile 1861. Nel 1926, fu istituito un esarcato apostolico per i fedeli cattolici di rito bizantino. Al termine del 2004, l’esarcato apostolico di Sofia contava circa 10.000 battezzati in 21 parrocchie, assistiti da 5 sacerdoti eparchiali e 16 religiosi, con altri 17 religiosi e 41 religiose.
È attualmente retto da S.E.R. Mons. Christo Proykov.
- Chiesa sui iuris Croata: nel 1611 viene creato un vescovo per gli ortodossi gradualmente passati al cattolicesimo in Croazia. Nel 1853 l’Eparchia diventa suffraganea dell’Arcivescovo di Zagabria. Nel 1966 si fa il trasferimento della sede eparchiale a Zagabria. Nel 2001 dall’Eparchia viene staccato l’Esarcato Apostolico per i Macedoni (circa 6000 fedeli) e nel 2003 viene staccato l’Esarcato Apostolico di Serbia e Montenegro (circa 25.000 fedeli).
L’eparchia di Križevci è attualmente guidata dal primate della Chiesa S.E.R. Mons. Nikola Kekić e comprende tutti i fedeli di rito bizantino di Croazia. Sede vescovile è la città di Križevci. Il territorio è suddiviso in 34 parrocchie con un totale di 15.311 fedeli.
- Chiesa sui iuris Greca: le prime conversioni greche al cattolicesimo si verificarono alla fine del XIX secolo con la creazione di una Chiesa sui iuris. L’Esarcato Apostolico di Grecia per i fedeli di rito bizantino è stato eretto l’11 giugno 1932, nel 2004 contava 2.300 battezzati. È attualmente retta dal primate della Chiesa, S.E.R. Mons. Dimitrios Salachas. L’Esarcato Apostolico di Costantinopoli per tutti i fedeli di rito bizantino di Turchia è stato eretto l’11 giugno 1911, la sede è vacante dal 1957.
L’amministratore apostolico è S.E.R. Mons. Louis Pelatre.
- Chiesa sui iuris Italo-Albanese: è costituita da due eparchie e dall’Abbazia territoriale di Grottaferrata. L’eparchia di Lungro è stata eretta il 13 febbraio 1919 con la bolla Cattolici fideles di papa Benedetto XV. Nel 2004 contava 32.800 battezzati su 33.182 abitanti. È attualmente sede vacante, dopo l’accettazione alla rinuncia per limiti di età di S.E.R. Mons. Ercole Lupinacci nel 10 agosto 2010. Il territorio è suddiviso in 29 parrocchie. Il 26 ottobre 1937 la bolla Apostolica Sedes di papa Pio XI segnò l’erezione dell’eparchia di Piana dei Greci, con giurisdizione sui fedeli di rito bizantino della Sicilia. L’eparchia nel 2004 contava 28.500 battezzati su 30.000 abitanti. È attualmente retta dall’eparca S.E.R. Mons. Sotìr Ferrara. L’abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata comprende la sola abbazia di Grottaferrata. Nel 2004 contava 98 battezzati su 98 abitanti.
È attualmente retta dall’archimandrita Emiliano Fabbricatore, O.S.B.I. L’abbazia viene fondata nel 1004 da San Nilo da Rossano, sul terreno di un’antica villa romana concesso ai monaci dal feudatario del luogo Gregorio I dei Conti di Tuscolo.
- Chiesa sui iuris Macedone: costituita dall’Esarcato Apostolico di Macedonia, che fu fondato nel 1918, abolito poi nel 1924. Nel 2001, dopo la dissoluzione della Jugoslavia, la Santa Sede ristabilì l’Esarcato apostolico di Macedonia. la Santa Sede dal 2001 ha nominato i vescovi di rito latino di Skopje a capo dell’Esarcato Apostolico di Macedonia. Attualmente i membri della Chiesa greco-cattolica macedone ammontano a circa 11.400.
L’attuale esarca è S.E.R. Mons. Kiro Stojanov vescovo di Skopje.
- Chiesa sui iuris Russa: si unì formalmente con Roma nel 1905. Nel 1917 fu fondato il primo esarcato apostolico per i cattolici russi e nel 1928, fu fondato un secondo esarcato apostolico a Harbin per i cattolici russi in Cina. I due esarcati ufficialmente esistono ancora ma non sono nominati nuovi vescovi
- Chiesa sui iuris Ungherese: nel XVIII secolo molti ungheresi protestanti furono convertiti al cattolicesimo, adottando il rito bizantino. Nell’8 giugno 1912, Papa Pio X creò l’Eparchia di Hajdúdorog per le 162 parrocchie greco-cattoliche di lingua ungherese. Il 4 giugno 1924 viene eretto l’Esarcato Apostolico di Miskolc.
Il primate della Chiesa è S.E.R. Mons. Péter Fulop Kocsis vescovo dell’eparchia di Hajdudorog, con sede a Nyiregyhaza e circa 300.000 fedeli.
SCHEDA INFORMATIVA
SULLA PRODUZIONE DEL DIRITTO PARTICOLARE DELLE CHIESE SUI IURIS
La produzione del diritto particolare delle Chiese sui iuris
Il Codex Canonum Eccleriarum Orientalium promulgato nel 1990 contiene la disciplina comune alle 23 Chiese sui iuris della Chiesa cattolica, integrate nelle cinque grandi tradizioni orientali. A causa di tale diversità, il Codex prevede che alcune delle sue norme siano "obbligatoriamente" emanate all’interno di ciascuna delle Chiese sui iuris, in modo da configurare una disciplina più adeguata alla rispettiva tradizione. In altri casi, invece, il Codex indica alcune materie che "possono" essere sviluppate nel diritto particolare, se i rispettivi Vescovi lo ritengono opportuno.
Modo di produzione del diritto particolare comune alle Chiese sui iuris
Di regola, nelle 6 Chiese Patriarcali (Copta, Sira, Maronita, Armena, Caldea e Melkita), e nelle 4 Chiese Arcivescovili Maggiori (Siro-Malancarese, Siro-Malabarese, Ucraina e Romena), il diritto particolare comune alla stessa Chiesa sui iuris è prodotto dal rispettivo Sinodo dei Vescovi ed è promulgato dal Patriarca (cann. 110 § 1, 111 § 3, 112 § 2 CCEO) o dall’Arcivescovo Maggiore (can. 152 CCEO) dopo aver informato il Santo Padre delle leggi che sono state fatte.
Invece, nelle 3 Chiese Metropolitane (Etiopica, Rutena, Slovacca), il diritto particolare è preparato dal Consiglio di Gerarchi e promulgato dal Metropolita solo dopo aver ricevuto notizia della ricezione di tali norme (actorum receptione) da parte della Santa Sede. La stessa cosa accade nelle 9 Chiese sui iuris di tradizione bizantina (Albanese, Bielorussa, Bulgara, Croata, Greca, Italo-Albanese, Macedone, Russa e Ungherese), dove il rispettivo Gerarca produce la legge particolare e la promulga una volta che abbia notizia della sua ricezione (can. 167 CCEO).
Ruolo della Curia Romana a proposito di questo diritto particolare
La presente organizzazione e distribuzione di competenze dei Dicasteri della Curia Romana è avvenuta con la cost. ap. Pastor Bonus, promulgata nel 1988, quando ancora non era stato ancora promulgato il Codex Iuris Ecclesiarium Orientalium.
In questo contesto, il diritto particolare prodotto in forma autonoma da ciascuna delle Chiese sui iuris è inviato alla Santa Sede e, concretamente, alla Congregazione per le Chiese orientali, che svolge su di esse tutte le competenze stabilite negli artt. 56-61 della cost. ap. Pastor Bonus.
In concreto, l’art. 56 della cost. ap. Pastor Bonus "La Congregazione tratta le materie concernenti le Chiese Orientali, sia circa le persone sia circa le cose", e l’art. 58 § 1 della stessa cost. ap. Pastor Bonus aggiunge che "La competenza di questa Congregazione si estende a tutti gli affari, che sono propri delle Chiese Orientali e che debbono essere deferiti alla Sede Apostolica, sia circa la struttura e l’ordinamento delle Chiese, sia circa l’esercizio delle funzioni di insegnare, di santificare e di governare, sia circa le persone, il loro stato, i loro diritti e doveri. Essa svolge anche tutto ciò che è prescritto dagli articoli 31 e 32 circa le relazioni quinquennali e le Visite "ad limina"
Il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi è tenuto informato dell’andamento di questo diritto particolare affinché possa realizzare le sue funzioni istituzionali che riguardano, specificamente, le norme comuni a tutte le Chiese sui iuris e anche il giudizio sulla congruenza delle norme inferiori dettate, in questo caso, dai Vescovi orientali o dai loro Sinodi i Consigli di Gerarchi, con le norme universali della Chiesa, conforme all’art. 158 della cost.ap. Pastor Bonus.
Infatti, una volta promulgato il Codex, nel 1990, una nota della Segreteria di Stato indicò, per riferimento alle funzioni stabilite due anni prima nella cost. ap. Pastor Bonus, che "La ‘mente’ di Sua Santità per la redazione della citata Costituzione Apostolica circa la Curia romana era che la competenza del Consiglio per l’Interpretazione dei Testi Legislativi si estendesse all’intera Chiesa e non fosse limitata a quella latina. Adempio, pertanto, il venerato incarico di assicurarLe che il testo della "Pastor Bonus" va interpretato nel senso che la competenza del Pontificio Consiglio per l’Interpretazione dei Testi Legislativi comprende anche l’interpretazione autentica del ‘Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium’ e delle leggi comuni a tutte le Chiese Orientali" (Segreteria di Stato, Lettera al Presidente del Pontificio Consiglio del 27 febbraio 1991 N. 278.287/G.N., in "Communicationes" 23, 1991, pp. 14-15.
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