Inginocchiato davanti alla bara di legno chiaro, Benedetto XVI ha pregato in suffragio dell'anima di Manuela Camagni - una delle Memores Domini della famiglia pontificia - ieri pomeriggio, venerdì 26 novembre, nella chiesa di Santo Stefano degli Abissini in Vaticano. Visibilmente commosso, il Papa è rimasto in ginocchio, in silenzioso raccoglimento, per alcuni minuti.
Poi, dopo un breve sommesso canto, ha salutato il fratello e gli altri familiari di Manuela presenti. Accolto dal cardinale Comastri, vicario generale per la Città del Vaticano, dall'arcivescovo Viganò, segretario generale del Governatorato, dal vescovo Lanzani, delegato della Fabbrica di San Pietro, da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, e dal direttore del nostro giornale, il Pontefice era accompagnato dai monsignori Gänswein, segretario particolare, Xuereb, della segreteria particolare, e Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. Con loro le altre Memores Domini della famiglia pontificia. Era presente anche Cristiana Maraviglia, del direttivo dell'associazione.
Poi, dopo un breve sommesso canto, ha salutato il fratello e gli altri familiari di Manuela presenti. Accolto dal cardinale Comastri, vicario generale per la Città del Vaticano, dall'arcivescovo Viganò, segretario generale del Governatorato, dal vescovo Lanzani, delegato della Fabbrica di San Pietro, da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, e dal direttore del nostro giornale, il Pontefice era accompagnato dai monsignori Gänswein, segretario particolare, Xuereb, della segreteria particolare, e Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. Con loro le altre Memores Domini della famiglia pontificia. Era presente anche Cristiana Maraviglia, del direttivo dell'associazione.
(©L'Osservatore Romano - 28 novembre 2010)